Rassegna bibliografica

Vol. 70, Iss. 8, August 2013

Ischaemic heart disease mortality and years of work in trucking industry workers


Riassunto

Objectives Evidence from general population-based studies and occupational cohorts has identified air pollution from mobile sources as a risk factor for cardiovascular disease. In a cohort of US trucking industry workers, with regular exposure to vehicle exhaust, the authors previously observed elevated standardised mortality ratios for ischaemic heart disease (IHD) compared with members of the general US population. Therefore, the authors examined the association of increasing years of work in jobs with vehicle exhaust exposure and IHD mortality within the cohort.

Methods The authors calculated years of work in eight job groups for 30 758 workers using work records from four nationwide companies. Proportional hazard regression was used to examine relationships between IHD mortality, 1985–2000, and employment duration in each job group.

Results HRs for at least 1 year of work in each job were elevated for dockworkers, long haul drivers, pick-up and delivery drivers, combination workers, hostlers, and shop workers. There was a suggestion of an increased risk of IHD mortality with increasing years of work as a long haul driver, pick-up and delivery driver, combination worker, and dockworker.

Conclusion These results suggest an elevated risk of IHD mortality in workers with a previous history of regular exposure to vehicle exhaust.

Commento

L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha stimato, nel 2011, che l'inquinamento atmosferico sia responsabile, a livello mondiale, di circa 1,2 milioni di morti premature ogni anno. In un recente studio prospettico del 2013, svolto da Kristie L. Ebi, la cifra stimata è salita a 2,1 milioni. Nel 97% dei casi la causa del decesso era di natura cardiopolmonare.

L’esposizione ad inquinamento urbano è stata associata in diverse precedenti ricerche con un aumento della morbilità e mortalità cardiovascolari. In un ampio studio di coorte, effettuato in America nel 2007, Miller e collaboratori hanno dimostrato che l'esposizione a lungo termine ad inquinamento atmosferico è in grado di aumentare significativamente il rischio di aritmia ed ischemia miocardica. Il tema è stato ripreso da vari studi osservazionali sia epidemiologici che clinici, i cui risultati dimostrano che il particolato atmosferico è in grado di velocizzare lo sviluppo di placche aterosclerotiche e di promuovere l’aggregazione piastrinica.

In Medicina del Lavoro l’argomento riguarda potenzialmente tutte le tipologie di lavoratori esposti ad inquinamento e particolare interesse riveste il settore degli autotrasportatori, che, oltre agli inquinanti motoveicolari, risulta esposto ad un eterogeneo complesso di concomitanti fattori di rischio, sia di natura professionale (lavoro a turni e/o notturno, stress psicofisico cronico, ritmi di lavoro pressanti, ecc..) che extraprofessionale (abitudini di vita alterate, cattiva alimentazione, lavoro sedentario, scarsa attività fisica e maggiore prevalenza nel consumo di sigarette e di bevande alcoliche).

La ricerca di Hart e collaboratori riprende ed approfondisce i risultati della letteratura sul tema, valutando i trend di mortalità per patologie cardiovascolari in una vasta popolazione di oltre 30000 lavoratori nel settore degli autotrasporti in USA.

Keywords

Air pollution, Cardiovascular disease, Ischaemic heart disease, mortality, trucking industry, workers

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