Rassegna bibliografica

Vol. 104, N° 6, Novembre - Dicembre 2013

Studio pilota sulla valutazione del rischio da cromato di stronzio tra i verniciatori dell’industria aeronautica


Riassunto

Obiettivo: Illustrare una metodologia per la valutazione del rischio da esposizione occupazionale a cromato di stronzio (SrCrO4) nei verniciatori di un’industria aeronautica. Metodi: Sono stati esaminati 21 lavoratori maschi che operavano nel reparto verniciatura, potenzialmente esposti a SrCrO4 (esposti), e 20 lavoratori maschi dei reparti collaudo e magazzino (controlli). A tutti i partecipanti è stato somministrato un questionario in diversi momenti del turno lavorativo con domande sull’attività lavorativa svolta, abitudini voluttuarie e hobbistiche e sugli alimenti assunti. Campionamenti attivi personali per la determinazione di Cr e Sr sono stati effettuati sia durante la verniciatura a spruzzo in cabina, sia durante lo svolgimento delle altre attività nel reparto verniciatura. Lo stesso giorno del campionamento ambientale, un campione di urine è stato raccolto ad inizio e fine del turno di lavoro negli esposti e solo a fine turno di lavoro nei controlli per la determinazione del cromo urinario (CrU). Nel secondo emiturno di lavoro, in 10 esposti e 10 controlli è stato prelevato un campione ematico per la determinazione del Cr nel plasma (CrP) e nei globuli rossi (CrRBC). Risultati: Durante le operazioni di verniciatura a spruzzo in cabina le concentrazioni di Cr erano comprese tra 1.38 e 17.10 mg/m3, mentre nell’area di reparto tra 0.02 e 0.07 mg/m3, e quelle di Sr di 22.90 mg/m3 in cabina di verniciatura e 0.07 mg/m3 nell’area di reparto. Le concentrazioni di CrU alla fine del turno di lavoro, CrP e CrRBC non hanno mostrato differenze tra esposti e controlli. Negli esposti, inoltre, le concentrazioni di CrU alla fine del turno di lavoro non hanno mostrato differenze con quelle misurate ad inizio turno di lavoro. Conclusioni: L’approccio con contemporanea esecuzione di monitoraggio ambientale e biologico indica l’assenza di assorbimento del cromo nei verniciatori per effetto delle misure tecniche, organizzative e protettive personali adottate. Tuttavia, l‘evidente esposizione ad alte concentrazioni ambientali di SrCrO4 durante la verniciatura a spruzzo rende comunque necessario adottare tutte le misure preventive indicate dalla legislazione Europea e nazionale per i lavoratori esposti a cancerogeni.

Commento

Le vernici a base di cromato contengono frequentemente composti del cromo esavalente (come i sali di cromato, es. cromato di stronzio) e vengono ad oggi principalmente utilizzate come primer di primo rivestimento su componenti metalliche, al fine di proteggerle dagli agenti corrosivi. Il loro utilizzo, diffuso in particolare nell’industria aeronautica, aerospaziale, e nella produzione dei pigmenti, rappresenta un importante fonte di esposizione professionale a cromo esavalente per i lavoratori del settore.

Oltre ad essere stato classificato dallo IARC come cancerogeno di gruppo 1 sulla base delle evidenze dimostrate in letteratura, in particolare per i carcinomi delle vie respiratorie,  il cromato di stronzio è inoltre classificato come cancerogeno di gruppo A dalla US Environmental Protection Agency (EPA) ed è stato recentemente inserito nella lista delle "substances of very high concern” (SVHC ) da parte European Chemical Agency (ECHA).

Nel rispetto della normativa attualmente vigente in Italia per i cancerogeni professionali, lo scopo di questo studio, realizzato da Lovreglio e collaboratori, è stato quello di illustrare una metodologia per la valutazione dell'esposizione a cromato di stronzio nei verniciatori dell’industria aeronautica, applicando in sinergia tecniche di monitoraggio ambientale e monioraggio biologico.

Keywords

Cromato di stronzio; verniciatura a spruzzo; industria aeronautica