Rassegna bibliografica

Vol. 105, N° 1, Gennaio - Febbraio 2014

Livelli di esposizione a fibre regolamentate in cantieri di bonifica di materiali contenenti amianto in matrice compatta e friabile


Riassunto

Introduzione: All’interno di un progetto volto a valutare il rischio cancerogeno in alcuni comparti produttivi della USL Umbria1 di Perugia, si sono presi in esame i lavori di bonifica dei materiali contenenti amianto (MCA), stimandone i livelli di esposizione personale a fibre regolamentate dei lavoratori. Trattasi, infatti, di lavori in forte sviluppo e non privi di rischi da amianto a lungo termine, in particolare di natura cancerogena; lavori che richiedono, quindi, il massimo sforzo sul piano del rispetto delle norme di prevenzione previste dalla norma. Obiettivi: L’obiettivo della ricerca è stato quello di definire i livelli di esposizione personale a fibre regolamentate dei lavoratori e di costruire una base di dati utile anche per interpretare possibili casi di neoplasie amianto-correlate che si dovessero verificare in futuro in lavoratori di questo importante settore occupazionale. Metodi: Gli autori hanno preso in esame sia lavorazioni su MCA di tipo compatto, che su MCA di tipo friabile. Nel caso dei MCA compatti i valori medi di esposizione personale rilevati dalla USL attraverso propri campionamenti, sono stati anche messi a confronto con quelli rilevati dalle imprese. Nel caso del MCA friabile, invece, i campionamenti sono stati effettuati solo dalla USL e si è proceduto sia a valutare l’andamento dei livelli di esposizione dei lavoratori, che i livelli di inquinamento nelle aree prossime al cantiere di lavoro. Risultati: Nel caso dei MCA compatti i risultati hanno mostrato valori medi di esposizione a fibre piuttosto contenuti e sempre lontani dai valori limite di 0,1 fibre/centimetro cubico (pari a 100 fibre/litro) previsti dalla norma (D.Lvo 81/08); tuttavia i valori medi rilevati dalla USL (15,8 fibre/litro) sono risultati significativamente (p<0,001) più alti di quelli rilevati dalle imprese (4,9 fibre/litro). Nel caso del MCA friabile, invece, i valori medi di esposizione personale dei lavoratori (106,8 fibre/litro) sono  risultati addirittura superiori ai valori limite proposti dalla norma, mentre nelle aree prossime ai cantieri di lavoro i livelli medi di inquinamento da fibre (1,04 fibre/litro) sono risultati sempre molti contenuti e privi di significative variazioni (p>0,05) nel corso delle diverse fasi di lavoro. Conclusioni: A parere degli autori i dati rilevati dimostrano come nei lavori di bonifica dei MCA un rischio cancerogeno a lungo termine sia comunque presente e questo sia nei lavori su MCA compatto, ove non si osservino accuratamente tutte le misure di tutela previste, sia, ed a maggior ragione, nei lavori su MCA friabile, dove i livelli di esposizione medi dei lavoratori mostrano una forte tendenza al  superamento dei valori limite citati. Visto il diverso andamento dei risultati dei campionamenti  effettuati dalla USL e dalle Imprese, gli autori evidenziano anche la necessità che vengano emanate indicazioni tecniche che impongano ai laboratori di igiene industriale metodologie di campionamento ed analisi il più possibile omogenee e che rendano maggiormente confrontabili i risultati delle indagini stesse.

Keywords

amianto, bonifica, cantieri, Esposizione

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