Rassegna bibliografica

Vol. 86, Iss. 6, August 2013

Factorial validity of the effort–reward imbalance scale: evidence from multi-sample and three-wave follow-up studies


Riassunto

Purpose The present study investigated whether the factor structure of the effort–reward imbalance (ERI) scale (Siegrist et al. Soc Sci Med 58:1483–1499, 2004) remains same across two white-collar samples (i.e., factorial group invariance) and across three measurement times (i.e., factorial time invariance).

Methods The factorial group invariance was tested using two different samples including 1,301 managers and 758 young white-collar professionals. The factorial time invariance was tested in the latter sample with a four-year three-wave follow-up design.

Results The confirmatory factor analysis performed supported the theoretically based structure of the ERI scale, that is, the scale included two first-order factors of effort and overcommitment and one second-order factor of reward with first-order factors of esteem, career opportunities, and job security. The factorial group invariance of this structure was also supported. In addition, the factor loadings of all factors remained same across three measurements; thus, lending support for the factorial time invariance.

Conclusion The ERI scale was found to be a valid tool to measure costs and gains of social exchanges at work as well as individual orientation toward work in these two occupational samples including a longitudinal study design.

Commento

L'approccio epidemiologico degli ultimi studi di psicologia del lavoro sta facendo chiarezza sull'impatto che l'ambiente lavorativo ha sulla salute dei lavoratori. I risultati di queste ricerche, tramite l’utilizzo di modelli socio-economici progettati ad hoc, hanno evidenziato che alcune caratteristiche intrinseche dell’ambiente di lavoro sono in grado di aumentare esponenzialmente la suscettibilità del lavoratore al rischio stress, con conseguenze negative sia per la salute mentale e fisica dei dipententi sia, di conseguenza, per il rendimento generale dell’azienda.

I due principali modelli teorici, accreditati dalla letteratura, che hanno avuto particolare successo nel generare e guidare le ricerche sul tema sono il “demand control model” di Karasek e Theorell e l’ “effort–reward imbalance scale” (ERI) di Siegrist. Quest’ultimo è attualmente il modello di maggior valore nel contesto della vita lavorativa ed è fondato sul semplice concetto della reciprocità, suggerendo che il comportamento psicologico del lavoratore è fortemente influenzato dal rapporto tra gli sforzi ed i guadagni che sono alla base dello scambio sociale. In ambito lavorativo questi due elementi sono rappresentati dai concetti di impegno e ricompensa, sulla base dei quali i dipendenti, dopo aver investito sforzi nel loro lavoro, si aspettano dal datore di lavoro ricompense adeguate agli sforzi impiegati, sotto forma di retribuzioni, acquisizione di uno status o opportunità di carriera.

Il presente studio si propone di approfondire l’argomento testando l’ERI scale in due popolazioni lavorative di colletti bianchi e valutandone i risultati e le eventuali differenze.

Keywords

Confirmatory factor analysis, effort-reward imbalance, Factorial validity, Longitudinal study, Managers

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