Mercoledì 5 luglio nel Centro Congressi di Assolombarda si è tenuto il Workshop “Industria 4.0. ergonomia e sicurezza sul lavoro per il futuro: da costi ad investimenti”. All’incontro hanno partecipato rappresentanti di Confindustria, delle imprese, dell’INAIL, del Politecnico di Milano, il Prof. Giovanni Costa della Clinica del Lavoro di Milano ed ANMA, invitata per presentare il punto di vista dei Medici Competenti.
Il Dott. Daniele Ditaranto, Segretario Nazionale dell’ANMA, ha sottolineato che in materia di tutela della salute sul lavoro “Industria 4.0” non è a priori né favorevole, né sfavorevole. Tutto dipenderà dalle modalità con cui verranno sfruttate le sue opportunità.
Se prevarrà un approccio «olistico», attento anche alle esigenze di salute e di sicurezza dei lavoratori, indubbiamente l’innovazione comporterà dei notevoli vantaggi in termini di:
- miglioramento complessivo della qualità del lavoro, con riflessi positivi non soltanto sulla salute dei lavoratori, ma anche su vari indicatori economici come la produttività, la qualità della produzione e quindi la competitività delle imprese;
- importante e positivo impatto sul controllo dei rischi da sovraccarico biomeccanico i cui effetti sulla salute costituiscono ormai da anni la principale causa di disagio dei lavoratori e di riconoscimento di malattia professionale;
- diminuzione degli infortuni e delle malattie professionali;
- facilitazione del reinserimento dei lavoratori “fragili”;
- miglioramento della gestione dell’invecchiamento della forza lavoro.
Se invece prevarrà una visione puramente incentrata sugli aspetti «economici», in un quadro non adeguatamente regolato, il rischio di un impatto negativo sulla salute dei lavoratori è invece possibile da vari punti di vista: intensificazione del carico di lavoro, aumento dei vincoli organizzativi, sovraccarico informativo, spersonalizzazione con perdita del senso del lavoro, difficoltà nella separazione tra vita privata e vita professionale.
Inoltre i dati del report “The future of the job“, presentato in occasione del Word Economy Forum dello scorso gennaio, riguardanti gli effetti negativi sull’occupazione di “Industria 4.0”, dovranno essere sicuramente tenuti in evidenza anche da parte dei Medici Competenti che ben conoscono le conseguenze che la perdita del posto di lavoro può avere sulla salute in termini di sofferenza fisica, mentale e sociale.