MALATTIA MENTALE, DISAGIO PSICHICO – RESOCONTO DAL CONVEGNO DI DESIO

MALATTIA MENTALE E DISAGIO PSICHICO

  Il 24 novembre si è svolto presso l’Aula Magna dell’Ospedale di Desio (ASST Brianza), ospiti del Prof. Paolo Mascagni, il convegno dal titolo “Malattia mentale, disagio psichico e lavoro: criticità e suggerimenti metodologici per una buona pratica del medico competente”, promosso dalle Sezioni territoriali Lombarde di ANMA e SIML.

Il convegno ha offerto un inquadramento generale di molti aspetti relativi a queste problematiche con una lezione magistrale della Prof.ssa Cristina Colombo (Istituto Scientifico Universitario Ospedale San Raffaele - Milano) a cui sono seguiti interventi sulle modalità per il riconoscimento dell’invalidità e per l’avviamento a lavoro protetto, la presentazione della BEP di ANMA, le esperienze di Regione Lombardia nella presa in carico del Lavoratore.
La seconda parte del pomeriggio di lavori, introdotta dalla presentazione di casi da parte di MC associati ad ANMA, è stata di discussione e dialogo per trovare modalità concrete per i MC per interloquire con il Collega psichiatra di riferimento / con le Strutture di cura (centri di salute mentale), con i Servizi di accompagnamento al lavoro per i disabili e con UOML e PSAL.

Grande partecipazione all’evento: circa 100 Medici presenti, e tra questi molti giovani Specializzandi in Medicina del Lavoro delle Università di Milano, Brescia e Varese.

Non è possibile qui riportare tutti i contenuti ma vogliamo offrire 3 spunti emersi:
la malattia mentale è molto variegata, il malato mentale abitualmente trova giovamento dal lavoro ma è necessario che siano effettuate le corrette valutazioni per inserimento e mantenimento al posto di lavoro utilizzando al meglio anche i supporti sociali;
la valutazione della compatibilità al lavoro (validità, capacità, idoneità, rischio per terzi) del Lavoratore con malattia mentale è complessa, non può essere in capo ad una sola figura (al MC in particolare) ma richiede il coinvolgimento di più funzioni sia interne che esterne alla realtà aziendale;
questo lavoro di equipe multidisciplinare spesso non viene attuato, parimenti restano non attivati i percorsi di inserimento pur previsti dalle norme; nonostante l’assenza di questi supporti il MC, come dimostrato dai casi presentati ai aula – così ha sottolineato in chiusura la Prof.ssa Angela Pesatori (Presidente SIML lombarda) -, sa giocarsi in prima persona per valutare e favorire le possibilità di un’attività lavorativa proficua sia dal punto di vista professionale che di miglioramento clinico per questi Lavoratori fragili.

Con le autorità sanitarie presenti è stata condivisa la necessità di dare un maggiore impulso allo sviluppo di una sinergia forte fra territorio e Istituzioni, condizione necessaria e quanto mai urgente per poter offrire risposte concrete ai soggetti interessati da questa delicata problematica.