LETTERA APERTA AL MINISTRO DELLA SALUTE ON. BEATRICE LORENZIN

Ill.ma On. Ministro

  Lo scorso 14 febbraio abbiamo appreso che il Ministero da Lei diretto ha siglato con la SILM – Società Italiana di Medicina del Lavoro (storicamente SIMLII) il “Protocollo di Intesa”.

Nel congratularci con il Prof. Francesco Saverio Violante, presidente SIML, per il positivo risultato a sicuro beneficio per la Medicina del Lavoro, presentiamo però le nostre perplessità sulle motivazioni che giustificano l’iniziativa e sul processo attuativo. La nostra Associazione dal 1987 si è dedicata allo sviluppo della Medicina del Lavoro da attuare in azienda a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori e a promuovere la figura del “Medico Competente” interpretando i problemi “reali” della sua professione.
Il percorso è stato accompagnato dal confronto aperto e propositivo con tutti i soggetti qualificati in tema di prevenzione sul lavoro, pubblici e privati, compresi i “tavoli istituzionali” a livello dei Ministeri competenti, delle Regioni, INAIL, etc.

Nel 2015 su Suo invito rivolto alle Società Scientifiche federate in FISM abbiamo inviato alla Sua attenzione alcune nostre riflessioni assieme ad un piano d’azione in tema di LEA e attività del Medico Competente, e in tema di qualificazione degli eventi ECM per il Medico Competente (ANMA è Provider Nazionale dal 2012).
Siamo in attesa, come molte altre Società Scientifiche, della conclusione dell’iter circa lo “Elenco società scientifiche e associazioni tecnico-scientifiche delle professioni sanitarie” ai sensi del Decreto Ministeriale del 2 agosto 2017, per procedere alla pubblicazione regolamentata di linee di indirizzo atte ad uniformare l’attività del Medico Competente con l’obiettivo di aumentare dinamicamente il livello di tutela sul lavoro. Ciò detto, suona con strani rintocchi la firma del “Protocollo di Intesa” e le finalità che esso si propone.

Ci dispiace anche leggere il contenuto di alcuni passi della lettera con cui SIML annuncia l’accordo ed in particolare “(…) È comunque per noi una occasione storica (e lo affermo senza temere di apparire eccessivamente enfatico) perché il Medico del Lavoro Competente per la prima volta vede riconosciuto un suo ruolo attivo e propositivo a sostegno delle politiche pubbliche per la salute, entrando come protagonista in una scena che per troppo tempo lo aveva visto relegato al ruolo di comparsa”.

Sinceramente non ci sentiamo in questa condizione, rammaricandoci di questo sentimento espresso che non riesce a cogliere l’autenticità del nostro ruolo e del nostro contributo alla crescita della prevenzione, nonostante lo scarso apporto accademico in innovazione ed in ricerca.

In questi anni abbiamo cercato di sopperire a queste carenze attraverso azioni di cross-fertilizzazione confrontando le esperienze maturare quotidianamente sul campo. Non a caso il nostro XXX Congresso Nazionale, svoltosi a Napoli nel giugno 2017, ha affrontato il tema della innovazione tecnologica e dell’organizzazione del lavoro nello sviluppo dell’Industria 4.0, individuando alcuni vettori direzionali. Naturalmente il nostro impegno continua con immutata passione.

La ringraziamo per l’attenzione.

Milano, 4 marzo 2018
Il Consiglio Direttivo ANMA