COVID-19 COME MALATTIA PROFESSIONALE PER SANITARI E PERSONALE “A RISCHIO”

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  È doveroso riportare la notizia che in seno al Comitato consultivo per la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro è stato raggiunto un accordo per il riconoscimento del COVID-19 quale malattia professionale “in health and social care and in domiciliary assistance and, in a pandemic context, in sectors where there is an outbreak in activities with proven risk of infection“, quindi per gli Operatori Sanitari e per i Lavoratori dei comparti per i quali sono maggiori le attività con un rischio accertato di infezione, ma per questi ultimi solo in considerazione di un contesto pandemico.

Secondo il Comitato questo riconoscimento rappresenta un importante passo per l’implementazione del Quadro strategico dell’UE in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro 2021-2027, potremo certamente averne riscontro direttamente da Charlotte Grevfors-Ernoult che sarà nostra Ospite alla I Sessione del prossimo Congresso Nazionale.

  La Commissione Europea, per quanto si può dedurre dalle parole del Commissario Nicolas Schmit, ha accolto la sollecitazione e seguirà quindi una revisione della Raccomandazione del 19 settembre 2003 che elenca le malattie professionali riconosciute in tutti gli Stati Membri.