Cari Ministri , questo pasticcio 3B deve essere corretto.

parlamento italiano

Anma ha deciso di scrivere ai Ministri della Salute e del Lavoro per portare a conoscenza di un livello istituzionale più alto, la grave situazione venutasi a creare con una gestione affrettata e confusa da parte degli uffici di Loro pertinenza, della piattaforma informatica, dei tempi e delle modalità, scelte per la compilazione dell’allegato 3B. Ecco il testo di accompagnamento alla lettera con le richieste più urgenti. In allegato la lettera integrale.

Illustrissimi Ministri,

dopo aver letto la recente Circolare emanata in data 10/06/2013 dal Dipartimento della Sanità Pubblica (DGPRE 00133313-P-10/06/2103), ci sentiamo in dovere di rivolgere alla Vostra autorevole attenzione le problematiche applicative dell’articolo 40 (Rapporti del medico competente con il Servizio sanitario nazionale) del D. Lgs. 81/08 (il cosiddetto Testo Unico Salute e Sicurezza sul lavoro) che stanno creando notevoli tensioni al medico competente e conseguente conflittualità nei confronti delle Istituzioni.

La circolare citata è per noi irricevibile per una serie di motivazioni fra cui il mantenimento della sanzione amministrativa pecuniaria da 1.000 a 4.000 euro in caso di non trasmissione dei dati richiesti dal cosiddetto Allegato 3 B entro il termine del 30 giugno p.v. a fronte del rilascio avvenuto soltanto il 31 maggio u.s. dell’applicativo telematico predisposto dall’INAIL.

Tale applicativo, seppur lodevole, presenta le fisiologiche problematiche di uno nuovo strumento informatico, che abbiamo puntualmente comunicato sia ad INAIL che alla Direzione Generale della Prevenzione del Ministero della Salute chiedendo la proroga dei termini e la sospensione della sanzione.

La pubblicazione della Circolare prima richiamata ha letteralmente gelato la fiducia dei medici competenti.

Ci sentiamo quindi in dovere come loro rappresentanti di inviare una formale istanza chiedendo:

•        la proroga del periodo di sperimentazione per consentire l’effettiva attivazione di un tavolo tecnico tra le istituzioni e le associazioni scientifiche mirato non soltanto a mettere a punto la piattaforma informatica, ma soprattutto ad aprire una discussione sulle finalità della trasmissione e quindi sulla struttura ed i contenuti dell’Allegato 3B;

•        la proroga della scadenza per la trasmissione dei dati al 31 dicembre 2013;

•        l’abrogazione della sanzione prevista dall’art. 58, comma 1, lettera e) che, anche se parzialmente ridimensionata dal D. Lgs. 106/09, rimane spropositata se rapportata alle dichiarate finalità epidemiologiche della disposizione.

•        in subordine la sospensione della sanzione anche per l’esercizio 2013, visto che i criteri per la trasmissione dei dati sono stati resi noti dopo la fine dell’anno di riferimento (2012).

 Vorremmo anche far notare l’onerosità di questo adempimento, che fatalmente ricade sui costi dell’impresa. Nostri consulenti di SDA-Bocconi hanno stimato che esso comporterebbe un onere complessivo attorno ai 2,7 miliardi di euro.

 Le motivazioni articolate a supporto di quanto detto sono espresse nel documento che alleghiamo.

Confidando nell’accoglimento della nostra istanza e, ribadendo la nostra piena disponibilità ad un dialogo costruttivo atto al miglioramento della tutela della salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro e dei rapporti tra il medico competente e servizio sanitario nazionale, porgiamo i nostri migliori saluti.

Per il Consiglio Direttivo dell’ANMA – Associazione Nazionale Medici d’Azienda e Competenti

Il Presidente

Dr. Giuseppe Briatico-Vangosa

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