Anma risponde a Doctor33 su obbligo formativo per tutti.

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Il 15 maggio Doctor33 pubblicava un articolo a proposito del rispetto per tutte le dscipline mediche dell’obbligo formativo ad oggi verificato e sanzionato ai soli medici competenti.

Anma ha ritenuto rispndere con una lettera che riportiamo di seguito:

 

Spett.le Redazione di DoctorNews33,

abbiamo letto sul Vostro Quotidiano online del 15 maggio, l’articolo sui medici competenti di cui ci è piaciuto il titolo “Crediti ECM, medici competenti: anche altre discipline rispettino debito formativo”. Vorremmo aggiungere “tutte le discipline”, considerato il dettato normativo, e ancor più tutti coloro che svolgono il loro ruolo professionale nelle strutture del Servizio Sanitario Nazionale. Non si deve infatti dimenticare che la legge istitutiva della formazione continua era inizialmente nata a garanzia degli obblighi formativi nel pubblico.

Attendavamo per il vero un’azione un pochino più decisa da parte di FNOMCeO, da noi sollecitata nel tempo più volte e ripetutamente negli incontri avuti recentemente in Ministero. Confidiamo comunque in una presa di posizione che allinei, equamente, il medico competente ad ogni altro professionista (pubblico e privato) dando mandato agli Ordini Provinciali di farsi carico dei necessari controlli.

 

Il medico competente è per oltre il 99% dei casi un libero professionista, ma ciò non toglie che per il ruolo delicato che esprime ha l’obbligo, di legge e non, di garantire un percorso di aggiornamento continuo, nello spirito espresso dal Prof. Violante, che ANMA ha promosso fin dal 2002, anno di inaugurazione del percorso ECM. Infatti ANMA è da allora provider nazionale, volendo assumere in proprio tutti gli oneri di questo ruolo, sviluppando poi tutte le tappe del percorso ECM fino a qualificarsi provider nazionale standard (n. 670) esclusivo per la professione medica e per la disciplina “Medicina del Lavoro e Sicurezza nel luoghi di lavoro -37). A testimonianza della qualificazione formativa e del completo disinteresse per il business, ANMA ha privilegiato da sempre un’offerta formativa agile, ad espressione territoriale, concentrata sulla “corsistica”, consapevole della dispersione formativa di eventi assembleari (seminari, congressi, ecc.) e nel rispetto del pensiero del Prof. Enrico Carlo Vigliani, Maestro della Medicina del lavoro, che nel 1987 così si esprimeva “La medicina d’azienda è un’arte particolare. E’ una medicina che si differenzia per molti lati dalla medicina del lavoro classica, materia di studio nelle Facoltà Mediche, e per numerosi versi anche dalla specializzazione in medicina del lavoro, così come viene appresa nella maggior parte delle nostre scuole universitarie. Presupposto della medicina aziendale una profonda conoscenza dell’azienda, dei suoi pericoli per la salute, del suo funzionamento; presupposto è anche una stretta intesa con il management aziendale e con i tecnici della sicurezza, una cordiale collaborazione col consiglio di fabbrica, e una attitudine di comprensione e di aiuto verso i lavoratori. Ma questo non basta: un servizio medico aziendale ha bisogno di una organizzazione adeguata alle esigenze e all’ampiezza dell’azienda, organizzazione sul piano diagnostico, preventivo e anche ergonomico; ha bisogno di strumenti atti a misurare il rischio, ha bisogno di una buona conoscenza della selva di leggi e norme che oggi regolano il lavoro”.

Il piano formativo del medico competente è dunque un mix di approfondimenti tematici e di analisi e sviluppo delle tematiche relazioni e organizzative del lavoro. Su questa linea stiamo ormai concludendo il piano formativo 2015, come a suo tempo presentato alla Commissione ECM nel rispetto delle procedure, erogando una forchetta dai 30 crediti ai 50 crediti formativi per l’anno 2015 a oltre 1000 medici competenti, avviandoci allo startup del 2° semestre che si arricchirà dell’offerta formativa di 4 FAD. In conclusione ANMA ha sempre garantito per i propri associati e per i medici competenti in genere non solo i fatidici 35 crediti professionalizzanti, ma anche il pieno montante annuale.

E’ per questo motivo che ci siamo mossi all’indomani della comunicazione di cancellazione di oltre 5000 medici competenti dall’elenco riepilogativo tenuto dal Ministero delle Salute, avendo avuto notizia da numerosi nostri associati della loro cancellazione pur avendo maturato i famosi 150 crediti di cui 105 qualificanti. In occasione delle riunione con i Funzionari del Ministero della Salute, in presenza di FNOMCeO, SILMII e FISM, abbiamo ribadito la nostra disponibilità a garantire “gratuitamente” la nostra assistenza per far maturare i crediti necessari a quei colleghi che non sono riusciti a concludere il percorso formativo 2011-2013 per ragioni obiettive, avendo sperimentato il medesimo percorso nel 2014 offrendo gratuitamente le nostre iniziative FAD. Come previsto dal Ministero ci riferiamo ad un numero ristretto di medici competenti convinti, come da noi ribadito in sede di discussione, che la maggioranza dei medici depennati dall’elenco fa parte di quel blocco di Colleghi che non si sono mai identificati nella professionale di “medico competente”, ovvero che non hanno mai ricevuto da un datore di lavoro –pubblico o privato- l’incarico ex lege.

Resta il fatto del mancato adempimento alle regole dell’aggiornamento professionale che temiamo coinvolga molte altre discipline e la cui inottemperanza non deve applicarsi a ‘più uguali degli altri’ di orwelliana memoria.

Il Direttivo ANMA