Presenza di testimone a visita di idoneità

Domanda:

una dipendente, per l'espletamento di una visità di idoneità al cambio mansione, ha richiesto che questa fosse effettuara alla presenza di un "testimone". E' una richiesta lecita?

Risposta:

Nella fattispecie, il terstimone si è poi rivelato essere il marito della dipendente, nonchè il direttore del personale dell’azienda in cui la sig.ra opera e di cui sono MC: si può configurare l’interesse privato in atti d’ufficio?

La richiesta non è lecita, in quanto a garanzia del lavoratore ( e del medico competente) c’è la firma sia della parte anamnestica sia del giudizio di idoneità che riceverà in copia. Ulteriore garanzia è la possibilità di ricorrere contro il giudizio del MC, all’organo di vigilanza. Se un lavoratore non riconosce nell’allegato di visita quanto riferito,  chiede variazione delle sue dichiarazioni o non firma. Se non è daccordo sul giudizio ricorre.

Il caso particolare è veramente curioso ma il sottrarsi a indebite, ancorchè tacite pressioni, fa parte del nostro ‘carico di lavoro’.
Buon lavoro.