obbligo di vaccinazione antitetanica.

Domanda:

Buon pomeriggio, vi scrivo per avere informazioni sulla vaccinazione antitetanica. Sono un impiegato in metalmeccanica e recentemente l'azienda mi ha chiesto di fare il vaccino antitetanica dal momento che l'ultimo mio richiamo effettuato risale a giugno 2007. Naturalmente devo farlo a mie spese e al di fuori dell'orario lavorativo. E' corretta questa procedura? posso rifiutarmi? grazie per l'attenzione Federico Cambiati Reggio Emilia

Risposta:

La vaccinazione è obbligatoria in Italia dal 1968 per tutti i nuovi nati e dal 1963 per specifiche categorie lavorative (Legge 5 marzo 1963, n. 292 sulla vaccinazione antitetanica obbligatoria (G.U. 27 marzo 1963, n. 83)) tra cui i lavoratori del comparto metalmeccanico. Il calendario vaccinale prevede 3 dosi nell’arco di un anno (la seconda dopo 6-8 settimane, la terza dopo 6 mesi) con richiami decennali.

 

In questi casi di obbligo la vaccinazione e la rivaccinazione antitetanica è a carico dell’azienda ed è eseguita a cura del medico competente anche tramite gli enti tenuti per legge alle prestazioni sanitarie (cfr. L. 20 marzo 1968, n. 419).

 

Il DPR n. 1301/65 all’art. 6 dispone che: «I lavoratori dipendenti hanno diritto ad allontanarsi dal servizio, per sottoporsi alla vaccinazione antitetanica, ove debbano farlo durante le ore lavorative». Inoltre «le assenze dal lavoro da parte dei lavoratori, provocate da eventuali disturbi inerenti alla vaccinazione, ricadono nella competenza dell’assicurazione malattie e sono indennizzati secondo i limiti e le modalità vigenti in materia».

 

Per tornare alla sua domanda:

la procedura, come da lei esposta non appare quindi corretta circa l’organizzazione; anche rispetto all’obbligo la valutazione di rischio potrà meglio definire se lei possa essere qualificato come metalmeccanico ( impiegato tecnico? Amministrativo? …)

Se però l’obbligo sussiste lei non può sottrarsi.

Una ultima nota: in questi casi di ‘contenzioso vaccinale’ molto utile è la quantificazione del titolo anticorpale ( con un semplice prelievo di sangue) che, se valido, rende superfluo il richiamo a breve.