Misure di prevenzione e controllo della TBC

Domanda:

Il Ministero della Salute in data 23/08/2011 ha diramato la circolare con Prot. DGPREV.V/P indirizzata a tutti gli Assessorati alla sanità delle Regioni e Province Autonome , sia all'I.S.S., sia agli Uffici di Sanità Marittima , Aerea e di Frontiera avente ad oggetto: misure di prevenzione e controllo della Tubercolosi. Tale circolare conclude: "i programmi di sorveglianza per gli operatori sanitari si basano oltre che sulla valutazione all'inizio dell'attività lavorativa e la rivalutazione periodica per infezione tubercolare, anche su una continua valutazione del rischio di trasmissione della TB a pazienti particolarmente suscettibili, mediante un attento monitoraggio dei segni e sintomi clinici compatibili con TB attiva. Quest'ultima sorveglianza è particolarmente importante in strutture che assistono pazienti a rischio". I prpgrammi di sorveglianza devono comunque riguardare anche i soggetti vaccinati...considerato che i dati ad oggi disponibili indicano una limitata efficacia del vaccino BCG.. Nel raccomandare, quindi, di voler porre particolare attenzione alla messa in atto delle attività raccomandate e al rafforzamento della sorveglianza sanitaria e controllo della tubercolosi in ambito assistenziale e in contesti di aumentato rischio, si prega di voler dare la massima diffusione della presente nota ai servizi competenti e di sensibilizzare gli operatori sanitari a tale problematica. Firmato il Capo Dipartimento Dr. Fabrizio Oleari" In data 02/09/2011 la Giunta Regionale della Campania ha, a sua volta, trasmesso quanto sopra con nota prot. n. 2011. 0645929 del 29/082011 avente ad oggetto: misure di prevenzione e controllo della tubercolosi che ribadisce sostamnzialmente il contenuto della nota ministeriale. Alla luce di quanto sopra mi permetto di richiedere un parere su quale quale approccio giuridicamente corretto, specie in relazione alle notizie divulgate anche a mezzo stampa riguardanti un caso di TBC a trasmissione nosocomiale è opportuno seguire sentite le società scientifiche da un lato , ma anche i giuristi dall'altro a tutela dei lavoratori e di terzi a quest'ultimi professionalmente affidati. Nella speranza che si possa pervenire ad un comportamento univoco in merito da parte dei colleghi medici Competenti supportato da basi scientifiche e normative, porgo distinti saluti.

Risposta:

Caro collega, su basi scientifiche possiamo contare su varie Linee Guida che fanno riferimento ai CDC di Atlanta. Allego una procedura riguardante proprio gli operatori sanitari che è stata formulata anche con la collaborazione dei Medici Competenti delle Aziende Sanitarie del Veneto.

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