inidoneità al lavoro in emiplegico

Domanda:

nel 2013 mio marito è stato colpito da ictus ischemico, con conseguente emiplagia destra, afasia. ha intrapreso subito ed in maniera intensiva, un progetto di riabilitazione (fisioterapia e logopedia), che ha portato da subito a risultati ottimali. attualmente ha ripristinato quasi del tutto le sue capacità lessicali, sia riferite all'eloquio che di sintesi cognitiva. per quanto riguarda l'emiplagia, ha ripreso a camminare con l'aiuto di un bastone (canadese), anche se l'equilibrio è abbastanza buono senza l'ausilio di presidi; riesce a fare le scale senza difficoltà. premesso che tali funzioni sono in continuo miglioramento, l'ospedale per cui lavorava, dopo visita dal medico competente, lo ha dichiarato inabile alla funzione di otorino (mio marito era primario del reparto di otorinolaringoiatra della fondazione camilliani), non alla funzione di chirurgo o di primario. la mia domanda è la seguente: può il medico competente decidere, sulla scorta di un mero esame medico, senza avere alcuna competenza per valutare l'aspetto cognitivo e ola capacità di formulare diagnosi mediche, di dichiarare l'inabilità alla funzione di otorino? grazie

Risposta:

Gentile Signora, ci spiace leggere  la vicenda di Suo marito e auguriamo che possa riprendere pienamente le sue funzioni. In merito al quesito precisiamo che il medico competente ha la responsabilità di esprimere il giudizio di idoneità alla mansione lavorativa e non è invece titolato ad esprimere un giudizio di inabilità che è compito delle commissioni medico-legali.