Domanda:
Gent.mi, in questi giorni sono stato interpellato da uno Spresal, in merito ad un questione relativa ad un'azienda di stampaggio acciaio dove, il datore di lavoro, ha introdotto tra i DPI in uso, il casco protettivo. Le maestranze. Insieme ai rappresentanti sindacali, hanno opposto un secco rifiuto con uno sciopero e hanno interpellato il servizio di vigilanza, in quanto ritengono che non sia possibile lavorare coli casco perché si suda, la testa prude, si ha mal di testa etc. Ora, sono capitati un paio di casi, nell'anno passato in cui un operaio e' stato colpito alla testa da una lampada caduta dall'alto e un altro ha urtato la testa con relativo infortunio. Da questo si è poi optato per l'introduzione del casco. L'ispettore mi ha interpellato chiedendomi alcune delucidazioni: sugli aspetti sanitari collegati all'utilizzo del casco, ovvero se vi sono situazioni che controindichino l'utilizzo del (problemi alla cervicale etc.). Io non so che fonti cercare, per questo chiederei un aiuto a voi. Inoltre, il servizio di vigilanza e' contrario a far utilizzare il casco ma allo stesso tempo e' restio a scrivere la prescrizione. Questo è una cosa possibile? Io ho sollevato il problema dicendo che se non si usano caschi e qualcuno si ferisce alla testa, che giustifica il non utilizzo del DPI? Grato di qualche suggerimento, saluto cordialmente.
Risposta:
La necessità dei DPI è formalizzata nel DVR. La valutazione di rischio è il processo che evidenzia questa necessità. L’analisi degli infortuni è uno degli elementi che compongono questo processo. Il DL, nella scelta del DPI, tiene conto del grado di protezione necessario ( pittogrammi) e dell’ergonomia per i lavoratori. L’uso dei DPI è obbligatorio secondo i criteri contenuti nel DVR e resi noti ai lavoratori, che sono informati, formati e se necessario addestrati all’uso dei DPI.
Abbiamo messo in fila delle annotazioni, note a tutti gli operatori della sicurezza nelle aziende, per ribadire che ci sono obblighi e ci sono discorsi. Gli obblighi sono formalizzati, di solito per iscritto; si chiamano anche responsabilità.