Abuso di alcol e ragionevole dubbio

Domanda:

Legge 125/2001 - Conferenza Stato Regioni 16/03/2006 Articolo 41 dl 81/08 "I lavoratori pertanto vanno sottoposti ad accertamenti sanitari di assenza di tossicodipendenza e di assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope anche preventivi: periodici (con periodicità di norma annuale), per ragionevole dubbio (su segnalazione del datore di lavoro o suo delegato), dopo un incidente sul lavoro (avvenuto alla guida di veicoli o di mezzi a motore)". Un datore di lavoro mi ha chiesto di eseguire gli accertamenti alcolimetrici con etilometro per "ragionevole dubbio" sui suoi operai,che rientrano nell'allegato 1 della conferenza stato regioni del 16/03/2006, alla stessa stregua della procedura per la tossicodipedenza, asserendo che nelle altre ditte situate in altre regioni, l'accertamento viene di fatto eseguito. Mi sembra che la legge, articolo 41 dl 81/08, preveda, senza spiegarne la procedura, gli accertamenti per l'alcol dipendenza, ma non per l'abuso alcolico. Mentre è previsto l'accertamento solo nel caso esista un ragionevole dubbio. Tutta la documentazione fin'ora consultata, sembra dileguarsi quando si affronta l'argomento dell'abuso di alcol e sul significato di ragionevole dubbio. Qualcuno mi potrebbe chiarire il dubbio? Anche la risposta riportata sugli insegnanti mi sembra non chiarisca il mio dubbio (scusatemi il giro di parole).

Risposta:

Caro Roberto,
quello che stiamo cercando di dire è proprio questo: la normativa sull’alcol, non è chiara ed evidenzia molti punti deboli. Proprio per questo la Regione Veneto ha avuto buon gioco ad emanare quella circolare che di fatto dice di non fare i controlli alcolimetrici.
Hai ragione, il ragionevole dubbio non è chiaro e penso che il DL debba circostanziarlo quando pone questa opzione (e poi … un gruppo di persone: che ragionevole dubbio è?).
Diversa è la situazione  del problema di alcol dipendenza o anche di lavoratori con  problemi alcolcorrelati: al di là della legge il medico competente si è sempre occupato di queste situazioni sul lavoro.
L’unica cosa che posso dirti è che, come ANMA abbiamo sollevato questi punti equivoci negli opportuni tavoli e non disperiamo che  possano presto trovare in una nuova formulazione, soluzione.
Ciao